Durante la Seconda Guerra Mondiale, la protezione dei monumenti e delle opere d’arte fu una priorità, data l’importanza storica e culturale di molti siti europei.
Furono adottati diversi metodi per prevenire la distruzione e il saccheggio dei beni culturali, coinvolgendo esperti, militari e civili. Il modo che si scelse per quelle opere che non si potevano trasportare e nascondere fu quello della “copertura e rinforzi”: i monumenti venivano coperti con materiali protettivi, come sacchi di sabbia, mattoni, legno e strutture in cemento. Questi rivestimenti avevano lo scopo di attutire gli effetti delle esplosioni e dei bombardamenti aerei.
Il Portico dei Cavalieri Templari – oggi de’ Cateniano dal nome dell’antica famiglia che lo possedeva – nella foto che vi mostriamo, ne rappresenta un tipico esempio.
Nell’immagine è possibile anche scorgere la struttura del vecchio Ospedale Civile con l’ingresso dal Pronto Soccorso.
L’intero complesso dell’ospedale, come riferisce G. Carito in Brindisi N.G. pag. 227, danneggiato dai bombardamenti alleati nella notte fra il 7 e l’8 novembre 1941, fu poi demolito nel 1948 per dar luogo all’edificio che attualmente ospita il museo provinciale. Unico brano superstite è il portico di casa Cateniano che può indicativamente datarsi al XIV secolo.
Qui sono mostrate, in uno alla inedita e preziosa immagine dell’ICCD – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, anche alcune nostre recenti immagini di quell’autentica perla di bellezza rappresentata dal Portico, fra le tante che appartengono alla nostra cara città.
Portico dei Cavalieri Templari con protezione bellica (maggio 1941), Brindisi
ICCD – Archivio Gabinetto Fotografico Nazionale /Sopr. Monum. Bari/n. neg. 1582-B/MPI141569/Portico dei Cavalieri Templari con protezione bellica (maggio 1941), Brindisi
Portico de’ Cavalieri Templari (oggi de’ Cateniano), Brindisi – ns/ foto